Faccio seguito alle riflessioni del 25/01/2008, per rettificarne e completarne il contenuto.
Le sculture portate via da Piazza Dante non sono tutte dello scultore giuliese Roberto Macellaro (la scafetta del pesce e due conche dell’acqua), ma anche del rosetano Daniele Guerrieri (un cesto di frutta ed uno con la verdura e gli ortaggi). Quest’ultimo, sentito stamane telefonicamente, mi ha espresso tutta la sua comprensibile indignazione.
Il Maestro chiede infatti dove siano finite le sue opere; per quale ragione siano state portate via da Piazza Dante.
L’artista rimprovera che le opere commissionategli dall’Amministrazione Comunale del tempo, per ricordare l’originaria Piazza del Mercato, siano state tolte dall’originaria e naturale collocazione e abbandonate all’oblio, insieme con le radici storiche, sociali e culturali della nostra Collettività.
E come non solidarizzare coi suoi sentimenti?
Fabio Celommi