SINGOLARITÀ e MARKETING

PIUME DI ELEFANTE…

Gooooong! (il rumore del gong).
Non ancora, non ancora!
Sì invece, voglio dirlo subito”.
Aspetta ancora un po’, trattieniti!
Ma perché trattenermi se ne ho voglia adesso…
E allora ti dico una cosa: poi fai come ti pare!
Lo faccio, lo faccio, sì, lo faccio”.
Abbi gioia
Volevo dirlo all’inizio e quella parte di me che non voleva mi aveva messo alle strette!
Sì, senza trucchi e a… mani nude.
Solo narcisismo!
L’ego, o una parte di esso, si espande a dismisura senza poterlo più controllare.
Accade spesso?
E se avessi bisogno di una maggiore Consapevolezza per gestire al meglio il mio ego? Avrei bisogno di un minimo (100 grammi) di spirito d’Iniziativa per fare il primo passo. Un “pizzico” d’Amore per portare avanti la mia scelta e un cuc.no (cucchiaino) di Coraggio per superare gli ostacoli che incontro sulla via o per tornare indietro come fa l’eroe per ritrovare il “tesoro” smarrito.
Tutto molto chiaro?
Parole, se non le trasformi in azioni…
Swoom! (il rumore del vento).
Agli occhi ingenui di una illusoria tribolazione sta il semplice ed immaturo (mai cresciuto) eroe (falso) Adimer© che per sempre sarà destinato a comportarsi come tale per via della trappola della rappresentazione che ha di se stesso… nella quale si perde nell’infinito gioco interiore di specchi e di riflessi deformati.
Giuro sul mio libro preferito… che ognuno ha più di 2.000 motivi per riflettere!
E come Todd Epstein scelse il nome “Nerk-Nerk” per il suo personalissimo esperimento “genetico” di NON-CONOSCENZA (il motivo dell’esistenza di questo personaggio fu quello di rendere più comprensibile la differenza tra mappa e territorio Korzybskiana), anche io (nel rispetto del principio del “ognuno come può”) voglio chiamare il mio personaggio, alieno al mondo sul quale viviamo (immagina che viva una sua vita parallela), Adimer©.
Il mio “uomo” è una notevole espressione, rinnovata, di Narciso ed io mi sento un po’ Liriope (sua madre).
Narciso deriva dal greco “nàrke”, che significa torpore; quindi sottolinea un aspetto importante di Narciso che introduce ad una doppia lettura: al sonno da un lato e alla morte dall’altro; non a caso nei riti funebri venivano predisposte corone di narcisi proprio come segno della connessione tra il fiore narciso e la morte.
“Siamo tutti un poco narcisi”, sosteneva Sigmund Freud e Adimer© lo è particolarmente.
Al mio “uomo” chiedo:
“Ma Quando sceglierai la stretta e scomoda strada della presa di coscienza?”

Il mio “uomo” risponde:
Scoprilo!
(Pizza e suo fratello)
Flop!
(il rumore del flop).
Al mio “uomo” chiedo:
“Ma quando sentirai forte il senso di destinazione che traina ogni essere umano verso il suo obiettivo?”
Il mio “uomo” risponde:
Non voglio dirtelo perché devi conquistartelo da solo! Non voglio avvantaggiarti…
(Fico e sua sorella)
Ri-Flop! (il rumore di un nuovo flop).
Domande troppo grosse o troppo grasse?
BoooooooooooooooH
Al mio “uomo” chiedo altro…
Il mio “uomo” risponde:
Ticchete tacchete!
Bla bla bla…
Taratattatà!
Ma perché il bisogno di Adimer©?
Così il dare parola ad altri e con altri, ad un’esperienza, la rende anche dentro di me più chiara, più basata sensorialmente, in fin dei conti ancor più reale.
Trattando ancora la vicenda di Narciso, questo antenato di Adimer© fu condannato a innamorarsi della sua stessa immagine riflessa nell’acqua. Ovidio, nelle Metamorfosi, racconta che, dapprima, il giovane non riconosce se stesso, poi giunge la verità: “Io sono te“. Logorandosi d’amore per quello che oramai sa essere se stesso, Narciso si lascia morire.
Morale della storia: se cerchi l’Amore, impegnati a ricercare dentro te stesso con maggiore consapevolezza, con rafforzato coraggio e spirito d’iniziativa.
Fino a quel momento vedrai e sarai interessato ad altro senza una visione chiara di quello che cerchi, ma quando vedrai ed apprezzerai la tua bellezza non sarai più attratto dalle altre cose belle perché sarai sazio delle tue.

Le guarderai, sì certo, e le apprezzerai e le approverai ma con elegante distacco. Può quindi Narciso essere un passaggio dalla sfera materiale esteriore alla immateriale interiore, passaggio che richiede necessariamente una morte?
Questi solo alcuni dei 2000 motivi per apprezzare la tua vita.
SI SE NON NOVERIT” (così Tiresia a Liriope
il veggente, ha previsto lunga vita solo a condizione che “non conosca se stesso“; non potrà spezzare le proprie catene [Ovidio, Metamorfosi, III, 348] se non dedicandosi a se stesso, conoscendosi e andando oltre se stesso) crederai alle piume di elefante…
Marameo!

Ognuno come può
Abbi gioia
Giannicola