“Perdere un’illusione rende più saggi che trovare una verità” così diceva nel 1840 Ludwig Börne. Ebbene, non lo so se è così ma credo che le due situazioni, paradossalmente, siano legate insieme. Cioè credo che se perdo un’illusione accedo ad un’altra illusione che per me diventa una nuova verità (come quella che chiamo illusione ora o chiamavo prima…).
Ma cosa c’entra questa introduzione con la Leadership Contestuale?
Abraham Maslow diceva: “le persone Auto-Realizzate sono quelle che non hanno nulla di più rispetto alle altre, la differenza sta nel fatto che a loro non è stato tolto nulla“… e allora mi ricollego alla prima affermazione di Börne nel momento in cui l’illusione che perdiamo fosse un’illusione tossica; quelle del tipo: “non posso farcela“, “non ho le qualità“, “chi sono io per riuscirci?“, ecc…
Siamo illusi, capita molto spesso, che se una persona è il numero 1 in un campo, lo sia in ogni campo… Ora, sei sicuro che Roger Federer, cambiando contesto, possa continuare ad essere il n. 1 al mondo?
Ognuno come può…
Abbi Gioia!
Giannicola