LEADERSHIP e INNOVAZIONE

Le tre R: Reagire, Rispondere, Realizzare

Le tre R: Reagire, Rispondere, Realizzare
Questo passo tratto da Tribes di Seth Godin mi ha riportato alla mente in chiave nuova qualcosa che già conoscevo ovvero la differenza tra Reagire, Rispondere e Realizzare.
La cosa più facile è reagire. La cosa più facile subito dopo è rispondere. Ma la cosa più difficile è realizzare (n.d.t. nel testo il termine è ”to initiate“, letteralmente iniziare, io l’ho tradotto con realizzare, così posso parlare delle 3R: è più facile da ricordare e più comodo da portare in giro perchè 1 numero e 1 lettera pesano meno di 27 lettere).
Reagire, come dice Zig Ziglar (n.d.t. si chiama veramente così, che mattacchioni i suoi genitori), è quello che fa il corpo quando si prende la medicina sbagliata. Reagire è intuitivo ed istintivo e solitamente pericoloso. I manager (n.d.t. io leggerei ”molti manager“ giusto per non super-generalizzare) reagiscono.

Rispondere è un’alternativa di gran lunga migliore. Si risponde a stimoli esterni con azioni meditate. Le organizzazioni rispondono a minacce della concorrenza. Gli individui rispondono a colleghi od opportunità. Rispondere è sempre (n.d.t. leggerei ”spesso“, perchè se un camion ti sta investendo è meglio reagire e saltar via che rispondere meditando l’azione più adeguata mentre vieni trasformato in mayonese) meglio che reagire.
Ma entrambe queste possibilità impallidiscono di fronte al realizzare (iniziare).  

Realizzare è veramente non facile, ed è quello che fanno i leader.
Vedono qualcosa che altri ignorano e ci saltano dentro. Causano eventi a cui altri devono reagire. Creano il cambiamento.

Conoscevo già l’importanza e la differenza tra reagire e rispondere, e trovo intrigante aggiungere come terzo giocatore il realizzare (iniziare).
Alle vostre realizzazioni

Nicola Riva

PS: Perfetta, no? Grazie Nicola. Ci aggiungo solo il video di Seth Godin: