Da Wikipedia: Una trappola è un dispositivo od una tattica atta a recare ferite, catturare, rivelare o disturbare un intruso. Le trappole possono essere oggetti fisici, come gabbie o tagliole, oppure concetti metaforici ed anche un antico gioco di carte.
Sempre da Wikipedia: “Trappole metaforiche“:
– Trappola psicologica, con cui si cerca di raggiungere uno scopo mentendo, ingannando o tendendo un tranello;
– Trappola cognitiva, trappola in cui il cervello cade a causa di automatismi ed euristiche insufficienti a gestire le situazioni particolari;
– Trappola verbale, una dichiarazione o una domanda formulata in modo tale che ogni valida risposta implica qualcosa che l’interrogato non voleva intendere;
– Trappola del canarino, un metodo utilizzato per ottenere informazioni con l’inganno;
– Trappola di inattività, un fenomeno con il quale le politiche sociali rendono la gente dipendente dall’assistenza dello Stato;
– Honey trap, termine inglese con cui viene definita un’operazione di inganno al fine di attirare la vittima in una trappola.
Dopo questa hit-parade offerta dalla libera enciclopedia, ti faccio una domanda: “c’è una trappola nella quale cadi più spesso?“
Mmmmmm…..
Ci sono delle situazioni ricorrenti che puntualmente intralciano il percorso e/o lo rendono addirittura impraticabile.
Vediamo un po’…
Come abbiamo osservato nei post su “LA QUINTA DISCIPLINA” di Peter Senge, le principali trappole sono le seguenti:
1) IO SONO LA MIA POSIZIONE
2) IL NEMICO É LÁ FUORI
3) L’ILLUSIONE DEL FARSI CARICO DI QUALCOSA
4) L’ECCESSO DI CONCENTRAZIONE SUGLI EVENTI
5) LA PARABOLA DELLA RANA BOLLITA
6) L’ILLUSIONE DI APPRENDERE DALL’ESPERIENZA
7) IL MITO DEL MANAGEMENT TEAM
possiamo aggiungere questi altri:
– no focus sull’obiettivo
– obiettivi di altri
– obiettivo maniacale
– sensazione di Permanenza
– sensazione di Pevasività
– sensazione di Personalizzazione
– sensazione di Pevasività
– sensazione di Personalizzazione
– ecc…
IL VIDEO
COME FUNZIONANO LE TRAPPOLE…
Il video ci suggerisce (involontariamente) che i più forti, spesso, non cadono nelle trappole… Insomma, sanno usare le stesse parole, ma ci legano differenti cornici…
Ma cos’è pensare?
E cos’è incorniciare?
E cos’è una cornice?
Il video ci suggerisce (involontariamente) che i più forti, spesso, non cadono nelle trappole… Insomma, sanno usare le stesse parole, ma ci legano differenti cornici…
Ma cos’è pensare?
E cos’è incorniciare?
E cos’è una cornice?
“Pensare è incorniciare. Dare un nome a qualcosa lo identifica e fare questo lo mette dentro una cornice“…
“Il pensare crea e definisce cornici. Questo è il perchè l’incorniciare è il nocciolo della funzione umana. Noi incorniciamo le cose. E noi incorniciamo le cose a differenti livelli“…
“Cos’è una cornice? Come prima cosa è un nome. Poi è un contesto mentale che mettiamo intorno a quel nome. Poi è un contesto di quel contesto, e così via“…
“Mentre pensiamo e meta-pensiamo su i livelli, noi creiamo un Matrix – un Matrix di cornici“. Michael Hall
(Da un articolo di Michael Hall – “WE ARE THE FRAMERS“)
“Il pensare crea e definisce cornici. Questo è il perchè l’incorniciare è il nocciolo della funzione umana. Noi incorniciamo le cose. E noi incorniciamo le cose a differenti livelli“…
“Cos’è una cornice? Come prima cosa è un nome. Poi è un contesto mentale che mettiamo intorno a quel nome. Poi è un contesto di quel contesto, e così via“…
“Mentre pensiamo e meta-pensiamo su i livelli, noi creiamo un Matrix – un Matrix di cornici“. Michael Hall
(Da un articolo di Michael Hall – “WE ARE THE FRAMERS“)
Ognuno come può!
Abbi Gioia
Giannicola