La parete è un romanzo sotto forma di diario, dalla trama quasi inesistente che si sviluppa interamente nelle prime pagine.
Protagonista è una donna comune di mezza età che, invitata dal cognato e la sorella in uno chalet di montagna, rimane inspiegabilmente separata dal resto del mondo da una misteriosa parete di cristallo.
Costretta dalla situazione, la donna deve trovare in se stessa le risorse e le energie necessarie per sopravvivere in quello scenario apocalittico, con il solo ausilio di alcuni animali che, con il tempo, diventano la sua unica famiglia.
E’ proprio il rapporto con questi ultimi e l’impegno che deve mettere nell’accudirli, a tenerla ancorata alla realtà impedendole di scivolare lungo la china della follia.
Una insolita Robinson Crusoe la protagonista di questo, a sua volta, singolarissimo romanzo-diario.
Un racconto sulla solitudine insita in ognuno di noi dalla nascita, ma anche una metafora dell’esistenza stessa.
Questo di Marlen Haushofer, che nonostante sia stata vincitrice del premio Schnitzler è rimasta sempre ai margini degli ambienti letterari e rimane ancora oggi una autrice pressoché sconosciuta, è un libro a tratti quasi angosciante ma, una volta iniziato, non si riesce a sospenderne la lettura.
Non si riesce ad abbandonare questa donna nella sua disavventura, costretta a lottare per restare in vita; lottare contro i pericoli della natura a cui impara faticosamente ad adeguarsi; lottare contro il suo desiderio di una morte liberatoria.
Un libro sull’umanità moderna, abituata alle comodità e ai ritmi innaturali di una società sempre più lontana dalla vera essenza della vita, abbacinata dalla miriade di luci artificiali.
Un romanzo da leggere e rileggere per chi non ha paura di affrontare le proprie ancestrali paure e di ammettere i propri limiti.
Susanna
di Marlen Haushofer
edizione E/O