Quello di Hitchens, già autore di altre opere fuori dal coro come Processo a Kissinger, è un duro atto d’accusa contro la religione in tutte le sue espressioni.
In questo libro l’autore non racconta solo le motivazioni personali che lo hanno portato al rifiuto di tutte le forme del credo ma, spiega anche, come la religione avveleni ogni cosa e come sia alla base e la causa di molti degli scempi accorsi nella storia dell’umanità.
A sostegno delle sue idee porta e ricorda le opere dei grandi filosofi e letterati come Spinoza, John Stuart Mill, Freud, Dostoevskij, anche se si può tranquillamente affermare che il suo pensiero si basa quasi essenzialmente sulla logica.
Nella sua opera, Hitchens, si sposta dall’analisi dei testi fondamentali delle grandi religioni, ad una profonda e lucida riflessione sulla politica attuale e sullo scontro di civiltà in atto da secoli.
Si scaglia contro i mali della fede quali l’oscurantismo, la superstizione, l’odio razziale, l’ignoranza, l’assoggettamento e l’accettazione incondizionata a dogmi religiosi costruiti ad arte, nel corso degli anni, dalle varie confessioni religiose, nel cui nome, l’uomo si abbandona alle peggiori nefandezze.
Rivolge un accorato invito alla società affinché ci sia un ritorno alle idee dell’illuminismo e alla ragione.
Questa è un’opera che, certo, non lascia il lettore indifferente anzi, lo costringe a pensare, analizzare, schierarsi e a rivedere, scuotendoli dal profondo, le basi della propria fede laddove sia presente.
Un grande saggio che, nonostante la serietà del tema trattato, non rinuncia all’ironia tipica dell’autore.
Un libro da leggere, rileggere, sottolineare, assimilare e che merita un posto d’onore nella propria libreria da dove verrà ripreso sicuramente più volte.
Un libro che, personalmente, mi sento di consigliare a chi, magari, nelle sue pagine troverà la conferme delle proprie idee ma, anche e soprattutto, a chi ancora non ha mai messo in discussione la propria fede.
Susanna
DIO NON E’ GRANDE
di CHRISTOPHER HITCHENS
edizione EINAUDI