SINGOLARITÀ e MARKETING

CUI PRODEST?

Per trasformare il sogno in realtà?
Ci vuole la “bacchetta magica“!
Sì, se credi ancora ai sogni…
Altro sistema?
La c o n t i n u i t à!
Avvertenza: ci vuole tempo per ottenere un buon risultato!
Per alcuni questa è una cattiva notizia, spero non per te.
Molte persone, che conosco, si lamentano della loro disastrosa situazione addossando le loro “colpe” ad altri; pazienza!
Ma in realtà, questi disperati non hanno capito che potrebbero dare una svolta alla loro vita se solo aumentassero le possibilità di scelta che sono a loro portata.
Ne vuoi una per capire meglio cosa voglio dire?
Dare più c o n t i n u i t à alla loro azione.
(Per i disperati questa idea è come la “bacchetta magica” per i savi!)
Impegnarsi tutti i giorni su qualcosa che creerebbe una maggiore abilità nel fare le cose in cui credono.
Il passo precedente (che governa il successivo) a tutto quello detto fin qui è che avrebbero bisogno (innanzi tutto) di trovare qualcosa in cui credono…
Sarà questa la prima e più grande difficoltà dalla quale non riescono a schiodarsi?
Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm…
Credi che si possa imparare qualsiasi cosa ti piaccia davvero facendola una, due, tre volte (un po’) ogni tanto?
Ti lascio rispondere come credi.
Ti lascio anche lo spazio fisico per farlo, se ne avessi voglia:
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La c o n t i n u i t à è quella capacità che permette ad un individuo di ottenere un risultato, di inquadrare un obiettivo, di dare significato alla sua vita, di andare verso quello che lo attrae con determinazione.
Magari ottengono un no, poi un altro no, e poi un altro no ancora.
Quelli che riescono non li sentirai mai dire “lo sapevo, non era per me…”
Il triste treno di quelli che non riescono, corre su due binari saldissimi:

1) la mancanza di continuità (e l’ho, forse, già detto);

2) che non ci credono (in quello che fanno) neanche quando lo stanno facendo!

A loro, agli incapaci, serve solo una scusa con la quale giustificare il loro non riuscire a far qualcosa e giustificare la “oggettività” delle loro convinzioni, delle loro limitanti certezze.
Si scontrano con l’eterno ostacolo che divide la teoria dalla pratica:
l’AZIONE.
(E non entro nel discorso etico dell’azione! Ma tu non sei un’astronauta, vero? Non vivi mica tra le nuvole?)
La cosa che potrebbero capire è che non hanno incapacità.
Ma forse, amaramente, prevale la mancanza di volontà e la costanza di fare le azioni necessarie per ottenere un risultato.
È diverso, molto diverso.
Sapere questo li porterebbe ad avere un cambiamento radicale verso il modo di pensare la vita, dare ad essa un significato differente, con intenzioni differenti e una maggiore considerazione di loro stessi.
Vogliono tutto e subito e non si preparano a sufficienza per ottenere quello che pretendono con la sola (quello che gli rimane) forza della presunzione, della minaccia e della ostilità.
CUI PRODEST?

Ognuno come può
Abbi gioia
Giannicola