PREMESSA
Abraham Maslow una volta scrisse: “La storia della razza umana è la storia di uomini e donne che si sottovalutano”.
Dal sito TED TALKS: Jane Goodall non ha ancora trovato l’anello mancante, ma ci è andata più vicina di chiunque altro. La primatologa afferma che la sola vera differenza tra l’uomo e la scimmia è la nostra lingua sofisticata. Ci sprona ad iniziare ad usarla per cambiare il mondo.
PERCHÉ QUESTA INTRODUZIONE?
Perché c´é un passagio che (per deformazione professionale) mi ha colpito molto: “la sola vera differenza tra l’uomo e la scimmia è la nostra lingua sofisticata“. Ora, mi viene da fare questa riflessione e la faccio: quale differenza passa tra dei “ragazzi scimmia del jazz“ (come direbbe Paolo Conte) e un modello? Proviamo… Forse la Consapevolezza di chi lo applica? Forse il Contesto nel quale lo si sperimenta? O cos´altro? Perché la “lingua“ é un elemento cosí potente? E come fare per renderlo utile? E utile a chi? Ecc…
Il linguaggio é uno strumento. Tanto quanto la bicicletta.
Puoi usare la bici senza una ruota? Se tu sei un equilibrista, sí!
E senza la sella? Se sei Marrazzo, anche questo puoi fare (passami la banalitá)!!!
Quello che voglio dire é solo che per funzionare, la bicicletta, ha bisogno di ogni parte del sistema. Lo stesso vale per il linguaggio.
Per modellare, si inizia dai pezzi piú piccoli provandoli e riprovandoli, facendo pratica attraverso una strategia, sbagliando e imparando dagli errori, considerando le cornici, i livelli, i contesti, ecc… fino ad acquisire nuove skills utili al processo stesso (in generale) e a definire chi siamo (in particolare). L’identità è l´idea, la sensazione, l’immagine che abbiamo di noi stessi; quello che pensiamo di noi stessi, quello che potremmo fare con noi stessi…
Per maggiori precisazioni, leggi il post NEURO-SEMANTICA in pratica.
LA PROVOCAZIONE
“Ora dobbiamo ridefinire l´uomo, ridefinire lo strumento, o accettare gli scimpanzé come umani“ Louis Leakey
L´imitazione e la pratica sono alla base delle nostre conoscenze e capacitá.
Ma se certi animali, o specie animali, imparano da noi (o questo ci piace credere!), cosa possiamo imparare noi da loro?
Mmmmmm……..!!!
“Cosa ci rende differenti dalle scimmie é la nostra lingua sofisticata“ come dice la Dr. ssa Jane Goodall (e come poteva chiamarsi, se non Jane, una donna che vive in Africa tra le scimmie…? – UN NOME, UN DESTINO!); e cosa sono le parole se non la continuazione di quello che proviamo e di quello che pensiamo? E allora, nell´utile processo comunicativo, cosa possiamo aggiungere lí dove poniamo l´attenzione (col pensiero, arricchendolo di sentimenti) che possiamo imparare… magistralmente dalle scimmie? Insomma, paradossalmente, come possiamo imparare a scimmiottare?
In che senso?
Nel senso di riappropriarci di ció che é nostro: della semplicitá, della modestia, del servizio, della compassione, delle nostre debolezze, della nostre paure, della nostra unicitá, ecc… persi strada facendo.
IL PRIMO INSEGNAMENTO
Lo sciamano RAFIKI (grazie Aldo)
PARTE PRIMA
“Sei tu il babbuino…“
Abraham Maslow una volta scrisse: “La storia della razza umana è la storia di uomini e donne che si sottovalutano”.
2 LEZIONI APPRESE (ma parlo solo per me…)
Le due lezioni vengono dall’
Dal sito TED TALKS: Jane Goodall non ha ancora trovato l’anello mancante, ma ci è andata più vicina di chiunque altro. La primatologa afferma che la sola vera differenza tra l’uomo e la scimmia è la nostra lingua sofisticata. Ci sprona ad iniziare ad usarla per cambiare il mondo.
PERCHÉ QUESTA INTRODUZIONE?
Perché c´é un passagio che (per deformazione professionale) mi ha colpito molto: “la sola vera differenza tra l’uomo e la scimmia è la nostra lingua sofisticata“. Ora, mi viene da fare questa riflessione e la faccio: quale differenza passa tra dei “ragazzi scimmia del jazz“ (come direbbe Paolo Conte) e un modello? Proviamo… Forse la Consapevolezza di chi lo applica? Forse il Contesto nel quale lo si sperimenta? O cos´altro? Perché la “lingua“ é un elemento cosí potente? E come fare per renderlo utile? E utile a chi? Ecc…
Il linguaggio é uno strumento. Tanto quanto la bicicletta.
Puoi usare la bici senza una ruota? Se tu sei un equilibrista, sí!
E senza la sella? Se sei Marrazzo, anche questo puoi fare (passami la banalitá)!!!
Quello che voglio dire é solo che per funzionare, la bicicletta, ha bisogno di ogni parte del sistema. Lo stesso vale per il linguaggio.
Per modellare, si inizia dai pezzi piú piccoli provandoli e riprovandoli, facendo pratica attraverso una strategia, sbagliando e imparando dagli errori, considerando le cornici, i livelli, i contesti, ecc… fino ad acquisire nuove skills utili al processo stesso (in generale) e a definire chi siamo (in particolare). L’identità è l´idea, la sensazione, l’immagine che abbiamo di noi stessi; quello che pensiamo di noi stessi, quello che potremmo fare con noi stessi…
Per maggiori precisazioni, leggi il post NEURO-SEMANTICA in pratica.
LA PROVOCAZIONE
“Ora dobbiamo ridefinire l´uomo, ridefinire lo strumento, o accettare gli scimpanzé come umani“ Louis Leakey
L´imitazione e la pratica sono alla base delle nostre conoscenze e capacitá.
Ma se certi animali, o specie animali, imparano da noi (o questo ci piace credere!), cosa possiamo imparare noi da loro?
Mmmmmm……..!!!
“Cosa ci rende differenti dalle scimmie é la nostra lingua sofisticata“ come dice la Dr. ssa Jane Goodall (e come poteva chiamarsi, se non Jane, una donna che vive in Africa tra le scimmie…? – UN NOME, UN DESTINO!); e cosa sono le parole se non la continuazione di quello che proviamo e di quello che pensiamo? E allora, nell´utile processo comunicativo, cosa possiamo aggiungere lí dove poniamo l´attenzione (col pensiero, arricchendolo di sentimenti) che possiamo imparare… magistralmente dalle scimmie? Insomma, paradossalmente, come possiamo imparare a scimmiottare?
In che senso?
Nel senso di riappropriarci di ció che é nostro: della semplicitá, della modestia, del servizio, della compassione, delle nostre debolezze, della nostre paure, della nostra unicitá, ecc… persi strada facendo.
IL PRIMO INSEGNAMENTO
Lo sciamano RAFIKI (grazie Aldo)
PARTE PRIMA
“Sei tu il babbuino…“
PARTE SECONDA
“Ricordati chi sei“…
La vita dell´universo si regge su leggi immutabili ma la vita interiore degli esseri umani si fonda su presupposti (leggi il post IO SO QUELLO CHE SCELGO DI SAPERE) e uno che mi piace molto, col quale ti saluto, é questo di Virginia Satir che dice cosí: “We are all slow learners, but we are all educable” (siamo tutti lenti nell’apprendere, ma tutti possiamo imparare).
IL SECONDO INSEGNAMENTO
La coraggiosa JANE
(seleziona i sottotitoli in italiano)
Il sito di JANE GOODALL
Ognuno come puó!
Abbi Gioia
Giannicola