LEADERSHIP e INNOVAZIONE

QUELLA VOCINA… (parte 3/4)

PREMESSA
Nell’antica Roma il gesto pollice verso stava a significare il modo di giudicare la prestazione di un gladiatore. Se la sconfitta era subita senza Coraggio, senza aver Dimostrato Abilità particolari, senza aver infiammato il cuore del pubblico presente… lo si condannava a morte!
Il pollice in alto, invece, esprimeva Pietà, il voler risparmiare la vita dell’atleta per rivederlo in altro combattimento e magari anche vincente.

QUALCHE DOMANDA
Chiediti: “quale Intenzione ha, di servirmi al meglio, la vocina (critica) interna?
Mi sta avvisando di un Cambiamento possibile o vuole solo proteggere lo status quo?
Mi racconta, poi, storie incredibili per proteggermi da minacce reali o da disastri immaginari?
È un aiuto o no per la mia Auto-Stima?

Mi vuole forse ricordare, quando parla, di usare più Coraggio?
ecc…

PIETA’
Una volta identificata l’Intenzione Positiva che ha la vocina, in quale Contesti si presenta, in quali Momenti, con Chi, con quale Intensità, ecc… tutto diventa più chiaro, e si può adottare un atteggiamento perfino di Pietà verso di essa. 

Dopo tutto, l’Intenzione Positiva (in moltissimi casi) è solo un tentativo per difenderti dalle cose che essa ritenga possano farti del male.
Insomma, lo fa per il tuo bene! 

Quindi, la si può ringraziare per il suo servizio, per l’impegno, per la dedizione. Infine, quando si ha Pietà, la si può lasciare anche andare, vivere, come per il gladiatore Coraggioso

Ognuno come può…
Abbi Gioia!
Giannicola