La domanda è se “Big Data” e Piccole Attività vanno d’accordo?
La vera domanda per me è se e quando i “Big Data hanno un senso“, perché questo deve essere l’unico obiettivo per te che sei un’imprenditore, magari di una piccola attività o un libero professionista.
La mia attenzione è sempre rivolta su due fronti:
- Modello Mentale
- Azione Pratica
Per quanto riguarda il primo punto te lo traduco terra-terra con “Semplicità”;
per quanto riguarda il secondo, la traduzione è “poche cose da fare subito”.
Più avanti nel post te ne parlo con qualche esempio pratico ma prima di andare avanti, cosa s’intende col termine “Big Data”?
Tutti ne parlano, soprattutto in ambito di marketing, come se fosse una normalità ma non è proprio così.
Cerchiamo di capire meglio…
”Big Data” – cosa sono
”Big Data” è un termine che indica la capacità di estrapolare, analizzare e mettere in relazione un’enorme mole di dati eterogenei, strutturati e non strutturati, per scoprire i legami tra fenomeni diversi e prevedere quelli futuri (da Wikipedia) – te la faccio semplice “Big Data” vuol dire “un mare d’informazioni”
Ma ”Big Data” è un termine corretto per cogliere le occasioni di business che potenzialmente hai a disposizione?
Pare proprio di sì.
I ”Big Data” ti aiutano a capire cosa puoi fare con una grande quantità di informazioni divise in tante variabili e ottenibili in tempo reale o in pochissimo tempo, secondi o minuti.
In ogni caso devi sapere cosa cercare…
Ti faccio un esempio facile:
un ricercatore, trent’anni fa, per cercare, per studiare e per dare forma sensata ad una caterva di informazioni (Data) avrebbe passato anni e anni su libri in biblioteche sparse per il mondo, facendo migliaia d’interviste, osservando casi reali nel suo campo e si sarebbe servito di moltissimi collaboratori.
Oggi quelle stesse informazioni (Data) appaiono in pochi secondi sul tuo computer o smartphone e sono costantemente aggiornate.
Chi devi ringraziare?
L’algoritmo (Un algoritmo è un procedimento che risolve un determinato problema – da Wikipedia)
Algoritmo santo subito!
L’algoritmo fa miracoli…
Questa è decisamente l’Era dei “Big Data”.
E, senza rendersene conto, l’algoritmo con tutte le informazioni che gestisce influenza la storia di ogni singola persona.
Perché la Cornice nascosta su cui si fonda è il Controllo.
Si gioca sulla debolezza umana del voler tenere tutto sotto controllo…
Ti lascia credere di essere onnipotente!
”Big Data” – analytics
Vuoi sapere quanti passi hai fatto oggi?
Vuoi sapere quante calorie hai bruciato?
Vuoi tenere sotto controllo il trend del mese in chilometri percorsi?
Etc…
Eccoti accontentato…
Oppure vuoi tenere monitorate tutte le statistiche durante una partita di tennis?
Secondo te per fare le sue offerte mirate di acquisto sulla base dei tuoi precisi interessi, Amazon cosa usa?
Indovinato: “Big Data”!
Se l’algoritmo è il santo, Google è la grande madre chiesa!
In quel di Moutain View, già nel 2008 – questa è passata alla storia ed è per questo che te ne parlo – analizzando i dati sul proprio motore di ricerca, avevano previsto l’avanzata di epicentri di malattie virali addirittura prima del ministero della salute che utilizzava come informazioni le statistiche dei ricoveri degli ospedali pubblici e privati negli USA – trovi l’articolo qui.
Questa è assolutamente l’Era dei “Big Data”.
”Big Data” – marketing
È solo un Modello Mentale sorpassato quello che associa i “Big Data” con la “business intelligence” solo per le grandi imprese.
Oggi, le micro e le piccole imprese devono sfruttare i dati che sono a disposizione per rimanere in gioco e far parte attiva nella competizione.
Per molti anni il costo dell’osservazione dei DATI è rimasto il motivo principale per cui le piccole imprese non hanno adottato tecnologie di analisi dei big data, ma ora non è più così.
Il mondo è cambiato e chi non sta al passo è fuori dai giochi.
Concentrati su ciò che conta di più ora.
A chi importa cosa è successo ieri quando non puoi cambiarlo?
La maggior parte dei contenuti online ha vita breve e solo le analisi in tempo reale ti consentono di agire strategicamente in tempo.
Quello che era trend 6 mesi fa oggi non lo è più!
Ricordo anni fa quando per una ricerca sui dati le aziende erano disposte a pagare migliaia di euro (a dire la verità ricordo anche una fattura di 17 milioni di Lire per una delle prime ricerche con Google!!!)
Oggi per fortuna esistono strumenti adatti alle tasche di ognuno e addirittura anche ricerche free, gratis, libere… disponibili per i liberi professionisti e per le piccole imprese.
Più sotto trovi dei consigli.
Le piccole imprese hanno due vantaggi competitivi da sfruttare:
– la Velocità (leggi il post SICURI CHE SI PARLI DI URGENZA?)
– la Flessibilità (leggi il post 2 pensieri di Peter Senge sulla Flessibilitá)
Possono infatti giovarsi molto meglio delle aziende più grandi per quello che riguarda i “Big Data” poiché sono in grado di apportare le modifiche necessarie ai loro piani di business e di marketing molto più rapidamente, ovvero (se allenate a farlo) riescono a rispondere in “tempo reale” alle informazioni ricavate dai “Big Data” disponibili.
Tradotto in Tempo, significa che hanno un vantaggio di almeno 3 mesi sulle aziende GRANDI e MOLTO GRANDI che operano sugli stessi loro mercati.
Ad una condizione però:
che appena le aziende più strutturate arrivano su quegli stesi obiettivi di mercato, le più leggere e rapide si spostano su altri target…
E qui cascano in molti!
Per farlo c’è bisogno di Agilità Mentale, di Modelli di Business flessibili, di Risorse allenate per tempo, etc…
Un po’ come dire che non si può imparare il PARKOUR in un fine settimana…
Vedere per credere – CLICCA
Tanto per metterci d’accordo, ecco una tabella con gli standard che utilizzo per definire le dimensioni aziendali
”Big Data” – management
Qualche numero è utile!
Secondo uno studio IDG il 78% delle grandi imprese concorda sul fatto che la strategia dei big data ha il potere di cambiare il modo in cui le aziende hanno sempre operato.
Ciò dimostra l’importanza della tecnologia dei “Big Data” per le strategie per le grandi imprese e rafforza il fatto che le piccole imprese potrebbero diventare carne da macello se non adottassero le stesse strategie.
Di seguito un’immagine presa dalla ricerca IDG, che puoi trovare completa su questo link
per il 55% i “Big Data” migliorano le relazioni con i clienti;
per il 53% i “Big Data” rendono il business più focalizzato;
per il 41% i “Big Data” cambiano il modo in cui organizziamo le operazioni.
I “Big Data” sono Risorse straordinarie per tenere aggiornati i propri MODELLI MENTALI.
”Big Data” – business intelligence
Ma quindi a cosa devi fare attenzione e cosa devi monitorare con i “Big Data”?
Ricordi la domanda di apertura?
(La vera domanda per me è se e quando i “Big Data hanno un senso“)
Ecco la risposta. Quando puoi misurare:
- i tuoi Numeri, le tue Metriche, le tue Performance, etc…;
- i Numeri del mercato a cui fai riferimento per definire le tue azioni commerciali;
- le Informazioni sui tuoi concorrenti e le tattiche che utilizzano, come si muovono, dove vanno, etc…
Se tutto questo non lo avevi messo in conto, adesso ti sembra un bel problema. Lo so!
Ma un Problema non è altro che il divario tra dove sei adesso e dove vuoi essere tra un anno. Un problema è “qualcosa” di molto personale tra te e il tuo obiettivo: fondamentalmente è solo una mancanza d’informazioni.
E se desideri utilizzare interamente le possibilità che i “Big Data” offrono per inquadrare e definire il tuo Problema in modo che sia chiaro, preciso, e risolvibile, mbé Sì, oggi questo è possibile.
Per tua informazione e per tuo interesse puoi iniziare prendere confidenza con i “Big Data” da questi strumenti:
L’apporto concreto della collaborazione con un Business Coach diventa realistico solo se ti conduce a prendere delle decisioni differenti, in base ai “Big Data”, rispetto a quanto avresti fatto senza di lui.
I migliori risultati arrivano da azioni che sembrano a prima vista contro-intuitive ma che sono state generate da attente osservazioni dei “Big Data”, piuttosto che da scelte di pancia, improvvisate, dettate dal pericolosissimo “secondo me”!
Tu + Business Coach + “Big Data” = Singolarità
Ma Attenzione: il controllo dei dati può creare dipendenza… proprio come il rapporto con un Business Coach
Ognuno come può…
Abbi Gioia!
Giannicola