SINGOLARITÀ e MARKETING

IL GIOCO DEL CERVELLO – parte 5/10

In Che Modo Facciamo Funzionare Il Nostro Cervello?
di L. Michael Hall, Ph.D.
traduzione di Susanna Eduini
revisione di Nicola Riva e Lucia Giovannini

#4: Il Cervello entra ed esce dal Momento Presente
Con l’ultima induzione (la bellissima giornata con il cielo blu), vi siete allontananti da dove vi trovate ora e siete andati da qualche altra parte?
Se non l’avete fatto, forse potreste usare le parole per farlo. Provateci. Dal momento che noi ci rappresentiamo le cose, possiamo rappresentare le realtà che non sono immediatamente presenti e recarci là. Questo è il fondamento dei sogni ad occhi aperti, dei sogni notturni, delle fantasticherie, dell’apprendimento, della creatività, invenzione, pensiero, della concettualizzazione, della matematica, del fare teorie, etc. Questo è ciò che a noi umani riesce meglio. Possiamo allontanarci dalla situazione in cui siamo e viaggiare verso luoghi, tempi e mondi lontani.
Lo definiamo “pensare”. E’ anche ipnosi. E’ anche trance. E’ molte cose: immaginazione, fantasia, creatività ed allucinazione. Questo significa che non restiamo attaccati o limitati al momento presente. Possiamo rappresentarci le cose che non sono presenti, che non lo sono mai state, ed anche le cose impossibili. Di quale libertà della mente possiamo disporre! E’ una libertà di consapevolezza che è unica della nostra specie. Possediamo una consapevolezza che può farci transitare dal nostro stato attuale verso altri stati, da qui deriva il termine “trance”. Ogni volta che spostiamo la nostra consapevolezza verso qualcosa che non fa parte della nostra attenzione di quel momento, entriamo in uno stato di trance. Ciò significa che molti degli stati della nostra mente sono stati di trance. Viviamo per la maggior parte in stati ipnotici non sensorialmente consapevoli nel momento presente. L’ipnosi è la regola, la nostra situazione di default, con assenza di acutezza sensoriale del momento presente. In PNL definiamo l’ipnosi o la trance con il termine “downtime“ poiché ci troviamo profondamente all’interno di noi stessi e pensiamo, sentiamo e sperimentiamo altri momenti, luoghi, persone ed idee. Definiamo l’acutezza sensoriale del momento presente con il termine “uptime” perché siamo “sopra” e notiamo ciò che i nostro occhi vedono, ciò che le orecchie odono, ciò che la pelle percepisce, etc. “Tom, ehi Tom! Pianeta Terra chiama Tom!” “Cosa c’è?”
I nostri cervelli amano assentarsi. Piace anche al vostro? Succede quando state guidando su di un lungo percorso, succede perfino quando guidate per andare dal fruttivendolo. Succede quando siete in fila, nell’ascensore, e quando state ascoltando qualcuno che parla. Il cervello lo fa. Non è poi così importante. Beh, non lo è fino al momento in cui non ne avete più il controllo o la guida. Lì allora diventa importante. Se perdete la consapevolezza di quando siete presenti e di quando staccate per un viaggio mentale, allora lì avete delle allucinazioni fuori controllo. Tutti quanti abbiamo delle allucinazioni. Coloro che lo fanno in pienezza mentale e per scelta sono i nostri più esimi studiosi, inventori, creatori, designer, insegnanti, dirigenti, etc. Coloro che non lo fanno per scelta sono coloro che restano al di sotto delle loro potenzialità e che patiscono l’inefficacia insita nel non essere in grado di gestire la loro stessa mente. Non fanno funzionare il loro cervello.

(leggi qui l’articolo 4/10)
(leggi qui l’articolo 3/10)

(leggi qui l’articolo 1/10)

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Straordinari!